Tra la maestosità dell’Etna e le sponde del fiume Alcantara è incastonato Castiglione di Sicilia, uno dei borghi più belli d’Italia.
Qui alla presenza di Mons. Agostino Russo, vicario generale, e di don Angelo Milone, direttore dell’ufficio beni culturali della Diocesi di Acireale, Sabato 2 Dicembre è stato presentato dal parroco don Orazio Greco il progetto “Museum Santi Pietro e Paolo”, il museo religioso diffuso. Caratterizzato da un centro storico di forgia medievale la cittadina consta di un ricco patrimonio naturalistico-paesaggistico e in particolare di un patrimonio storico, architettonico e di fede tra i più interessanti dell’entroterra siciliano. Allo scopo di valorizzarne la bellezza e l’unicità nasce il progetto dell’Associazione “Museo Santi Pietro e Paolo” della parrocchia omonima di Castiglione, guidata dall’arciprete parroco Don Orazio Greco. L’associazione conta tra i suoi membri molti volontari che desiderano dare il loro contributo affinché i tesori culturali, strutturali ed artistici siano promossi e valorizzino anche la bella cittadinasotto l’aspetto turistico-religioso.
Queste le parole di don Orazio: “Fare esperienza di una quotidianità ormai parte del passato, camminare tra le stradine intrise di storia fino ad arrivare ai luoghi in cui questo museo diffuso ha vita non è un’esperienza da poco. Quello proposto, di fatti, non è l’itinerario di una passeggiata quanto l’invito ad immergersi nell’arte sacra, nell’architettura, nella religiosità e nei percorsi della storia”. “In questo modo è possibile sentirsi per alcune ore parte di un tempo che si può comprendere solo nella narrazione di un vissuto importante e vivace. Turismo Esperienziale di cui oggi c’è ricerca, riscoprendosi viaggiatori attraverso gli usi e i costumi che fanno parte della tradizione di un popolo”, conclude così Lorenzo Patanè, volontario del servizio civile.
Don Orazio Greco, alla conferenza stampa in cui ha presentato il progetto, ha spiegato l’iter che ha permesso la realizzazione di questo museo. Ha inoltre sottolineato il sostegno importante ricevuto dai suoi parrocchiani affinché questo prendesse vita. Da questa intuizione il via al progetto, realizzato in parte con i fondi statali per aree marginali della Regione Siciliana, di circa 65mila euro, convertiti in bando comunale per lo sviluppo turistico e la creazione di nuove attività, in parte sostenuto con le libere offerte raccolte dalla parrocchia, di circa 30mila euro. Sono quattro i luoghi simbolo scelti:
1) l’ex Chiesa di San Giuseppe e la Cripta in Piazza S. Martino;
2) la Chiesa Madre dei Santi Pietro e Paolo con l’antica Torre Normanna;
3) la Chiesa di S. Antonio Abate e i suoi preziosi intarsi marmorei;
4) la Basilica di San Giacomo e Madonna della Catena.
Partendo da questi punti nevralgici per la vita di Castiglione si pone l’accento sul museo inteso come spazio di conservazione e testimone di un percorso antropologico rilevante.
L’attualità del progetto, inoltre, emerge la salvaguardia nel museo di oggetti che pur facendo parte della tradizione sono ancora oggi utilizzati. Calici e paramenti sacri, infatti, sono quel patrimonio che preservato riesce ad essere collante fondamentale tra il passato ed il presente. Inoltre il sacerdote non ha mancato di attenzionare all’aspetto inclusivo di questo museo diffuso, spiegando come in ciascuna delle sedi siano state previste strutture agevolanti per i diversamente abili che hanno il desiderio di visitare le mostre.
L’accesso alle chiese continuerà ad essere gratuito, ma le visite alle installazioni prevedono un contributo minimo per sostenere le spese di manutenzione e gestione. Già dai prossimi giorni sarà possibile acquistare il ticket online, effettuando la prenotazione sul sito museosantipietroepaolocastiglionedisicilia.it
(Fonte Diocesi di Acireale)